Scegliere l’ateneo giusto è come iniziare un’avventura, un’esperienza che segnerà il percorso di ogni studente proiettato verso il futuro. Le motivazioni principali che conducono a questa scelta cruciale sono molteplici: innanzitutto, la qualità dell’istruzione offerta, poiché un’ottima formazione è il presupposto per una carriera di successo; inoltre, la reputazione dell’Università, spesso legata alla tradizione e all’eccellenza nel campo della ricerca.
Altro elemento fondamentale è l’ambiente circostante, che deve essere stimolante e accogliente, in modo da favorire lo sviluppo personale e la creazione di relazioni durature. Infine, influiscono l’ampia gamma di servizi e opportunità offerte dall’ateneo come stage, esperienze internazionali e attività extracurriculari, che permettono agli studenti di arricchire il proprio curriculum e di crescere sia dal punto di vista professionale che personale. La scelta del giusto ateneo per gli studenti deve ovviamente confrontarsi con le proposte formative delle Università. Queste ultime, però, non potranno distinguersi per il titolo cui gli studenti aspirano, ma dovranno costruire il loro tratto distintivo nell’ambito della comunicazione strategica.
Un’ Università non vale l’altra: come distinguersi?
Come può un ateneo valorizzare la qualità della formazione offerta se i titoli rilasciati da tutti gli atenei italiani hanno lo stesso valore legale?
In Italia, infatti, non esiste un sistema immediato atto a qualificare un ateneo rispetto ad altri. La ricerca è uno dei fattori distintivi, ma sicuramente questo tipo di informazione non è un aspetto facilmente fruibile da parte dello studente impegnato nella ricerca del giusto ateneo.
Dunque, alle Università non resta che puntare sullo storytelling e su operazioni di marketing organico per dare maggiori riferimenti allo studente indeciso. Queste operazioni sono da considerarsi strategiche per un ateneo che vuole attrarre un maggior numero di studenti e la strada giusta per costruire il proprio tratto distintivo. Le azioni di storytelling, per essere funzionali, hanno bisogno di essere progettate, pianificate e soprattutto comunicate nel giusto modo. La comunicazione che si basa su eventi di marketing organico, inoltre, deve essere in grado di restituire un’esperienza veritiera e reale della vita dell’ateneo, rafforzando il senso di appartenenza e di realizzazione.
I famosi open day che le Università fanno nelle scuole superiori sono spesso azioni che mirano semplicemente a presentare l’offerta formativa dell’ateneo, tralasciando completamente gli elementi sostanziali su cui spesso si fonda la scelta dello studente.
L’ università “giusta” per lo studente fra le tante
L’Università, per essere veramente competitiva nel mercato di riferimento e per cercare di conquistarsi l’appellativo “giusta” per gli studenti, deve cambiare approccio e visioni. Prima di tutto, deve immedesimarsi nello studente e comprenderne i bisogni, che vanno ben oltre la pubblicazione del semplice piano formativo. Lo studente, infatti, passerà gran parte delle proprie giornate in ateneo e di conseguenza, prima di iscriversi, vorrà sapere qualcosa di più sull’Università intesa come comunità.
Al potenziale studente interessa essere informato sui servizi, sulle esperienze curricolari che potrà fare, sull’incontro con il mondo del lavoro e altresì sulle agevolazioni che ha in qualità di studente. Tutto questo non può essere omesso, ma va raccontato con cura e in maniera sistematica agli studenti. Gli atenei, dunque, devono puntare su uno storytelling efficace e veritiero e solo in questo modo potranno creare un valore aggiunto e distinguersi dalla concorrenza.