OpenAI ha riattivato ChatGPT dopo la sospensione di aprile scorso, decisa a seguito delle segnalazioni del Garante della Privacy italiano.
OpenAI ha consegnato, al Garante italiano per la protezione dei dati personali, le misure introdotte dopo il provvedimento dello scorso 11 aprile.
La società creatrice di ChatGPT in particolare:
• ha integrato un modulo che consente a tutti gli utenti europei di esercitare il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati personali;
• ha ampliato l’informativa sul trattamento dei dati e l’ha resa accessibile a tutti, inserendola nella maschera di registrazione (dando la possibilità anche ai non utenti di poterla consultare);
• ha predisposto una spiegazione più approfondita sul trattamento dei dati personali e sulle modalità di elaborazione degli stessi da parte dell’intelligenza artificiale;
• ha introdotto una schermata di benvenuto (per i soli utenti italiani), nella quale l’utente deve dichiarare di essere maggiorenne o ultratredicenne. Inoltre, in fase di registrazione, l’utente dovrà inserire la propria data di nascita ed il servizio sarà garantito solo ai maggiorenni o agli ultratredicenni (con il consenso dei genitori);
• ha previsto, per gli utenti, la possibilità di far cancellare le informazioni ritenute errate, dichiarandosi però, allo stato attuale, tecnicamente impossibilitata a correggere gli errori commessi dall’algoritmo.
Nella nota di riapertura del servizio, pubblicata dal Garante Italiano, si legge, infine, l’apprezzamento del Garante nei confronti di OpenAI, ma anche l’auspicio che la società rispetti le ulteriori richieste impartitele con lo stesso provvedimento dello scorso 11 aprile.