Andrea Centini:
Ingegner Scandale, com’è noto la crisi economica ha segnato profondamente il tessuto imprenditoriale italiano, e il numero di aziende costrette a chiudere ogni anno rientra nell’ordine delle centinaia di migliaia. Spessissimo le cause sono da ricondurre a subdole quanto illecite manovre adottate dai creditori. Arisnet, della quale lei è Socio fondatore e Amministratore, è nata nell’ottica del supporto alle imprese e ai cittadini in questo momento storico turbolento, con un occhio rivolto al futuro: quali sono i principali obiettivi strategici dell’azienda, e in che modo essa può favorire il rilancio sul mercato di chi ha perduto la propria sicurezza finanziaria?
Ing. Francesco Scandale presidente Arisnet:
La nostra struttura si pone come obiettivo strategico quello di diventare un punto di riferimento per tutte quelle aziende che vogliono e possono essere ancora competitive, cercando di interpretare i nuovi modelli economici generati dalla terribile crisi economica che sta pian piano attenuando la sua stretta. È vero, molte aziende hanno perso la propria sicurezza finanziaria, tuttavia continuano a fare ottimi prodotti apprezzati in tutto il mondo; bisogna partire da questo. Il sistema finanziario dell’ultimo decennio non ha mai valorizzato il nostro “prodotto/patrimonio” aziendale. È doveroso ricordare che anche la finanza è stata fortemente segnata dalla crisi economica, e dunque va necessariamente ripensato il sistema economico/finanziario nel suo complesso. Il patrimonio economico italiano è storicamente distribuito sulle piccole aziende, dove il “prodotto” è fortemente legato alla compagine imprenditoriale e al territorio. Questi aspetti non possono essere più trascurati.
Andrea Centini:
Quali sono le prospettive e i principali ostacoli nel “fare impresa”, in Italia, conducendo una società giovane e ambiziosa come Arisnet? In altre realtà europee sentirebbe più vicino il supporto delle Istituzioni?
Ing. Francesco Scandale presidente Arisnet:
Le nostre istituzioni non sono così distanti da quelle di altri paesi. Certamente mi piacerebbe avere meno burocrazia, meno tasse, più incentivi, ma quando un imprenditore decide di operare in un paese conosce rischi e opportunità legate ad esso. Credo, devo crederci, che il nostro paese riuscirà a capitalizzare tutte le potenzialità che il mondo ci riconosce da sempre.
Andrea Centini:
L’anatocismo bancario è un fenomeno dalle proporzioni abnormi alimentato dall’attuale clima economico, con conseguente arricchimento delle banche – si stimano due miliardi di Euro nel solo 2014 – ai danni delle famiglie. Ben nove conti correnti su dieci sarebbero soggetti ad anatocismo e usura: cosa può fare un correntista per difendersi da queste pratiche vessatorie e dove si inserisce Arisnet nella trattativa tra banca e cliente, laddove emergesse un quadro di illiceità?
Ing. Francesco Scandale presidente Arisnet:
Oggi un correntista da solo può fare davvero ben poco, tutti conoscono i dati da lei citati. Ogni giorno in qualche tribunale italiano questa o quella banca viene condannata a risarcire i clienti. Il tribunale di Milano ha costretto alcuni importanti istituti di credito a dare visibilità sui propri mezzi di comunicazione delle condanne subite per anatocismo, al fine di informare i clienti del potenziale rischio. Gli unici che continuano a far finta che il fenomeno di anatocismo e usura bancario non esista sono proprio gli istituti di credito. Questo comportamento deriva, secondo il mio personale punto di vista, da un disorientamento totale del sistema bancario, che oggi sta faticosamente prendendo coscienza della necessità di percorrere strade che portano a un nuovo modello.
Andrea Centini:
Di quali strumenti si avvale Arisnet per mettere in luce l’eventuale presenza di anomalie bancarie? Una volta acclarato l’illecito, quanto può esser complesso far sedere attorno a un tavolo i rappresentati degli istituti di credito per una soluzione conciliativa?
Ing. Francesco Scandale presidente Arisnet:
Le anomalie bancarie possono riguardare sia l’usura che l’anatocismo, ma anche il mancato rispetto di alcune regole a tutela del cliente-consumatore. Ovviamente è necessario svolgere una perizia sui conti correnti per capire come la banca si sia comportata in materia di anatocismo e usura, ma è fondamentale fotografare anche il rapporto cliente/banca nel suo complesso, per capire meglio eventuali comportamenti assunti dall’istituto di credito nei confronti di questo o quel cliente. Spesso alcune “operazioni” vengono effettuate dall’istituto di credito per favorire in quel particolare momento il proprio cliente: un imprenditore che intende restare sul mercato e desidera ricostruire i suoi rapporti con il sistema economico finanziario deve tener conto di tutto, e con questo discorso non voglio assolutamente sembrare pro-banche, tuttavia se vogliamo ripristinare un rapporto equo con gli istituti di credito è necessario considerare l’operazione nel suo complesso. L’intervento a sostegno di una impresa o di un privato cittadino, inoltre, assume procedure e tecniche profondamente diverse.
Andrea Centini:
La mediazione in ambito finanziario è materia particolarmente spinosa e richiede professionisti altamente qualificati, con formazione ed esperienza specifiche. Arisnet organizza corsi volti ad approfondire le conoscenze in materia di anatocismo e usura: quali sono le principali difficoltà nel gestire una pratica di mediazione in questo settore e quali caratteristiche deve necessariamente avere un mediatore specializzato?
Ing. Francesco Scandale presidente Arisnet:
Noi crediamo molto nei sistemi di ADR [acronimo di Alternative Dispute Resolution, N.d.R.], sono strumenti “civili e democratici” che consentono sia al cliente che alla banca di mantenere inalterate le proprie relazioni, aiutando a risolvere velocemente un conflitto che in altre sedi potrebbe diventare costoso, lungo e soprattutto dannoso in termini di immagine e di perdita di CHANGE per entrambi gli attori coinvolti. In tutto questo, noi e i professionisti coinvolti facciamo la nostra parte; i cittadini e le imprese vanno consigliate e aiutate a scegliere nel loro interesse.
Intervista a cura di Andrea Centini